Piccole storie felici • episodio 1

In tempo di quarantena, trovare uno spiraglio di luce oltre a quello che si schiude dalla finestra non è solo un desiderio, ma una vera e propria necessità.

Forse proprio per questo – e grazie a una certa dose di generosità – chi vive istanti felici e imprevedibili, oggi più che mai sceglie di condividerli con piacere sui social. C’è chi sostiene si tratti di puro edonismo, chi ritiene inopportuno celebrare la gioia mentre il mondo intero sta soffrendo, ma io non la penso né così né cosà e mi limito a gioire insieme a loro sorridendo davanti al mio schermo. Anzi, visto che trovo questa felicità sottile un ottimo compagno di viaggio, ho deciso di racchiuderla nello spazio di qualche riga. Una piccola storia felice. I nomi saranno fittizi, i dettagli sono un disegno della mia immaginazione, ma le storie, quelle no, quelle sono vere e sono tutte piene zeppe di un sorriso grande così. 

La storia felice di Marta

È martedì, fuori ci sono il sole, il silenzio e la città immobile. 

Marta si sveglia presto, prepara il caffè, fa colazione e, dopo la doccia, si veste di tutto punto. Camicia bianca, giacca nera, gli orecchini della nonna e poi il trucco, leggero, ma impeccabile. 

Torna nella sua stanza avvolta dal silenzio della casa vuota. 

Scorre i messaggi sul telefono: 

– Grande Marta!! Spacca!!!! –

– In bocca al lupo, amore mio, ti stiamo pensando tutti fortissimo! –

– Respira, andrai benissimo! Siamo lì con te, anche se non ci vedi. –

– È l’ultimo sforzo, amica mia, sono così orgogliosa…ci sentiamo subito dopo! Chiamami! –

– Oggi è il grande giorno…Mi sembra incredibile. Sono lì vicino! Ti voglio tanto bene… –

Poi spegne il telefono e controlla l’orologio: è ora.

Siede alla scrivania, fa un profondo respiro, accende il computer. 

Si collega alla piattaforma dell’Università, avvia la videocamera, osserva la sua immagine sullo schermo e si aggiusta i capelli. 

Aspetta. 

Dopo qualche minuto, infinito e silenzioso, la commissione compare sullo schermo. 

Tocca a lei.

Marta inizia a parlare, senza sosta, tutto d’un fiato, sente le orecchie bollenti e le mani che tremano, la camicia che si appiccica sotto la giacca e i capelli che vanno di qua e di là. 

Marta racconta le sue ricerche, illustra i risultati, commenta, risponde alle domande. 

E poi conclude.
Silenzio.
Aspetta.
Dopo una pausa lunga un tempo indefinito, la voce esce cristallina dal computer:

-…la proclamo Dottore in Medicina e Chirurgia con punti…-

Silenzio.

Marta ringrazia, sorride e si congeda.

Scoppia in lacrime, salta qua e là lungo i 40 metri quadri dell’appartamento vuoto, ride, piange, urla senza sosta:

– Non ci credo! Non ci credo! Non ci credo…-.

Si ferma per riprendere fiato. 

Silenzio. 

Non c’è niente. 

Non c’è nessuno. 

Silenzio.

Intrappolata in un indefinito spazio tra gioia e tristezza, Marta si stringe nelle spalle e si sbottona la giacca. Tic tic.

Tic tic.

Marta si volta verso la finestra che vibra. 

Tic tic.

Il bastone di una scopa bussa sul vetro.

Tic tic.

Marta corre, apre la finestra sulla strada deserta e li vede lì.

I vicini del palazzo accanto, fino a qualche settimana fa perfetti sconosciuti, le sorridono dalla finestra con un bicchiere di spumante in mano. Flavia e Giulio sono una coppia di mezza età e, come tutti, stanno vivendo il loro tempo sospeso. Ultimamente, un po’ per tutti, la finestra è diventata una meta da frequentare con assiduità e proprio lì hanno conosciuto la loro giovane vicina.

– Brava Marta! Congratulazioni! Sei una dottoressa!! –
– Grazie! Grazie! Grazie! Non mi sembra vero…È tutto così strano, mi sento felicissima! –

Flavia sparisce per un istante, poi torna alla finestra e con un sorriso soddisfatto, sporge di nuovo la scopa verso Marta. Sul manico ora c’è uno strano groviglio di foglie. Marta si allunga e lo sfila dal bastone.

– Non si è mai vista una dottoressa senza una corona d’alloro! Tieni, questa l’abbiamo fatta io e Giulio per te. –

Marta indossa la sua corona d’alloro mentre sente gli occhi riempirsi di lacrime e il cuore esplodere di gioia. Ma dove sono state fino ad ora queste persone straordinarie?

La commuove il pensiero che Flavia e Giulio abbiano dedicato una parte della loro vita a trovare il modo per renderla felice. Hanno scelto il suo regalo e hanno riservato il tempo per intrecciare una corona d’alloro per una giovane donna che fino a ieri nemmeno sapevano esistesse.

Marta corre in cucina, prende un bicchiere e torna alla finestra per brindare al suo traguardo e alla loro generosità.

Qualche occhio curioso spunta da dietro i vetri degli altri appartamenti: qualcuno sorride, qualcun’altro scandisce tra le labbra le sue congratulazioni. 

Ora Marta può tornare in casa, attaccarsi al telefono e raccontare alla famiglia e agli amici ogni dettaglio della discussione.

E quanto sa essere straordinaria la vita quando ti sorprende affacciandosi da una finestra.